18 Luglio 2025
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Il centro Anti Violenza

Nel Comune di Montignoso è presente il CAV gestito dall’Associazione Sabine in collaborazione con il CIF Carrara


Ambito: Comune di Montignoso

Nel Comune di Montignoso è attivo dal 2010 lo sportello antiviolenza, ed ora Centro Antiviolenza, gestito ininterrottamente dall’Associazione Sabine. Dal 01/09/2017 il CAV è co-gestito dall’Associazione Sabine e dal CIF Carrara.

L’Associazione Sabine, è nata nel 2006, (con atto costitutivo dell’18.12.2006 e con iscrizione all’Agenzia Delle Entrate in data 19.12.2006) con sede in via Roma n. 2 a Montignoso.

È iscritta al registro regionale del VOLONTARIATO nella sezione provinciale di Massa Carrara, con numero di iscrizione n. 173/45, Dpp N°19 del 04/05/09.

Nel 2010, a seguito delle acquisite esperienze di sensibilizzazione al contrasto alla violenza sulle Donne e minori, il Comune di Montignoso ha concesso, (con delibera della giunta comunale del 21/03/2014), l’utilizzo di alcuni locali ad uso esclusivo CAV in Via Sforza 58 -presso la ex scuola elementare- dove l’Associazione trasferisce la propria sede legale ed operativa.

Dalla sua costituzione l’associazione ha promosso campagne di sensibilizzazione sul territorio organizzando convegni, presentazione di libri, corsi di formazione e di aggiornamento atti a sviluppare capacità e competenze specifiche nelle volontarie che quotidianamente sono impegnate nel contrasto alla violenza di genere. Ha potenziato il servizio di ascolto e di accoglienza offrendo orientamento psicologico, legale e lavorativo.

L’Associazione ha attivato il servizio di ascolto telefonico h24/7 collegato al 1522.

È co-fondatrice della Federazione Antiviolenza GINESTRA, condividendone i principi di relazione tra donne, differenze e finalità comuni e intensificando la collaborazione in rete con altre associazioni provinciali e regionali.

Ha sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere della violenza intra-familiare della violenza assistita degli atti persecutori e la promozione ed attuazione di programmi di sostegno alle vittime promosso dalla Prefettura di Massa-Carrara e siglato il 15/ luglio 2015.

Il servizio, completamente gratuito e viene offerto a tutte le donne indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia, lingua, cultura, religione e situazione economica.

Attraverso questo intervento, l’Assessorato alle Politiche e Servizi Sociali intende:

prevenire i rischi di emarginazione sociale dando maggior garanzia di accesso ai servizi alle categorie sociali più a rischio di emarginazione, delegando a figure competenti e specializzate, gli interventi da effettuare;

avviare iniziative informative e formative rivolte alle donne per favorire il loro aggregarsi in gruppi stabili attivando, cosi, una rete di azioni integrate;

offrire una consulenza qualificata per sostenere le donne attraverso un ascolto e un accompagnamento personalizzato in un progetto che preveda l’attivazione delle proprie risorse e di quelle dei servizi competenti (empowerment di genere);

svolgere attività di sensibilizzazione verso le istituzioni e la cittadinanza tutta, rispetto al tema della violenza contro le donne e a quelli delle pari opportunità uomo-donna.

Il CAV è finalizzato a contrastare ogni a forma di violenza di genere e a realizzare attività e corsi di formazione per volontari riguardo alle tematiche “differenze di genere” e “violenza su donne e minori”, promuovendo periodicamente incontri pubblici e presso gli istituti scolastici come metodologia di intervento permanente alla sensibilizzazione alla percezione di genere tramite questionari, momenti di riflessione e di confronto per contribuire alla cultura del rispetto altrui sia a scuola che nell’ambito sociale nei suoi diversi aspetti.

Il Centro Antiviolenza è un servizio:

gratuito;

teso ad aiutare e sostenere le donne e i loro figli e figlie che vivono situazioni di violenza, maltrattamenti, stalking, e/o di disagio collegato alla condizione femminile;

rivolto a tutte le donne senza alcuna distinzione;

svolto da un TEAM professionale tutto al femminile, che vede coinvolte operatrici, avvocate, psicologhe, psicoterapeute, assistenti sociali. Ciascuna di esse ha una preparazione specifica per l'ascolto, l’aiuto e il sostegno alle donne in difficoltà; cura l'aggiornamento professionale; collabora con le altre figure del TEAM per la buona riuscita del servizio;

di ascolto, di assistenza psicologica e/o legale alle donne che vivono situazioni di disagio, sopraffazione e violenza;

attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie al numero di emergenza 327 7194758 collegato al numero telefonico di pubblica utilità 1522 istituito da Dipartimento delle Pari Opportunità;

che garantisce l’anonimato e il diritto alla riservatezza;

svolto in rete con realtà interistituzionali territoriali, con le quali si impegna a sottoscrivere protocolli e accordi con il coinvolgimento di tutti gli attori sociali, economici e istituzionali;

coordinato con altri centri antiviolenza e servizi provinciali, regionali e nazionali impegnati nel contrasto alla violenza di genere, ivi comprese case rifugio.

Per quanto attiene alle soluzioni abitative temporanee fa riferimento alle strutture della Caritas locale.


Ambito di Carrara e Montignoso

Il CAV presenti nel Comune di Carrara e nel Comune di Montignoso sono gestiti da associazioni facenti parte della Federazione Ginestra, pertanto seguono la seguente metodologia.

Fase I accoglienza e primo orientamento globale (Coordinatrice, operatrici, psicologa, assistente sociale, avvocata, medico, mediatrice linguistico culturale)

colloqui di accoglienza finalizzati all’analisi della situazione e dei bisogni e a strutturare il percorso di uscita dalla violenza (con particolare attenzione all’anonimato e alla segretezza)

Valutazione del rischio; definire gli obiettivi in un’ottica di sicurezza aiutando la donna a esplicitare il suo bisogno e il suo problema di protezione per lei e i suoi figli nelle situazioni di emergenza o pericolo

consulenza legale con le avvocate che collaborano con il Centro Antiviolenza

consulenza psicologica nel caso in cui le operatrici e la donna ne rilevino la necessità

Fase II Avvio del percorso individualizzato (Coordinatrice, operatrici, psicologa, assistente sociale, avvocata, educatrice mediatrice linguistico culturale)

accompagnamento nella scelta del percorso da intraprendere per uscire dalla violenza

accompagnamento ricerca di un inserimento lavorativo anche con borse lavoro

orientamento di secondo livello con interventi specialistici

servizi per la conciliazione dei tempi quando le donne rietrano nel mondo del lavoro ad esempio cura dei bambini in strutture educative idonee

affiancamento nella fruizione dei servizi, nelle procedure amministrative burocratiche, nel percorso giudiziario

attività di rete e coordinamento con i servizi pubblici e privati presenti sul territorio al fine di ottimizzare e coordinare il percorso di uscita dalla violenza: il circuito virtuoso della tutela.

Le attività di accompagnamento individualizzato si differenziano nel caso di una situazione di emergenza o qualora la donna si rivolga ai servizi in qualsiasi punto della rete in non emergenza.

Fase III Percorsi di reinserimento lavorativo (Coordinatrice, operatrici, psicologa, assistente sociale, educatrice mediatrice linguistico culturale)

Percorsi individualizzati di reinserimento sociale e lavorativo

A seguito della messa in sicurezza e dell’avvio della consulenza psicologica per le donne adeguatamente selezionate che hanno raggiunto un buon livello di consapevolezza e autostima potrà essere ipotizzato un avvio ad percorso di collocazione lavorativa anche con borse lavoro;

L’attuazione del programma di reinserimento sociale individualizzato deve svilupparsi, in ragione dei tempi di risposta dell’interessata, nella progettazione del percorso con il Centro Antiviolenza e, poi, di quello di reinserimento sociale all’esterno, tutti progetti suscettibili di modificazioni ed adattamenti nel divenire. Il programma di reinserimento lavorativo viene condiviso con le singole utenti, con i servizi sociali.

GESTIONE EMERGENZA

Per quanto attiene la gestione dell’emergenza il CIF Carrara è reperibile h24/7 su due utenze telefoniche di riferimento: il Numero Verde 800 59 27 44 anche da cellulare e al cell. 345 7975 099. L’Associazione Sabine è reperibile h24/7 su cell. 327 7194758

L’intervento delle operatrici, su chiamata del PS Codice Rosa e Forze dell’Ordine, avviene max entro un’ora dalla richiesta.

Le operatrici considereranno tramite la valutazione del rischio, di concerto con la Donna stessa in primis, il personale del Codice Rosa, le Forze dell’Ordine e i Servizi Sociali di riferimento, le strategie da adottare a protezione sua e degli eventuali minori.

Nel caso sia necessario l’allontanamento dal domicilio abituale, sempre in accordo con la donna in primis, le Forze dell’Ordine e i Servizi Sociali di riferimento, saranno ricercate soluzioni dapprima nell’ambito familiare ed amicale nonché in Casa Rifugio o presso strutture alberghiere convenzionate con il Comune di Carrara.



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