solo si vale si
28-09-2025 16:07 - Le nostre news
Non è una questione di partiti… è una questione di diritti! Laura Boldrini propone una legge che non guarda a destra o a sinistra ma al principio fondamentale: il consenso esplicito al rapporto sessuale.
In molti Paesi europei questa norma è già realtà, non un’ipotesi astratta. Tra i Paesi che riconoscono legalmente che “sesso senza consenso è stupro” ci sono Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito.  Anche la Norvegia ha recentemente rafforzato la legge per esplicitare che serve consenso, non basta l’assenza di violenza fisica o minaccia. 
Introdurre il consenso esplicito è necessario perché:
• Per definizione: la legge basata solo su violenza, minaccia o costrizione non tiene conto di situazioni più sottili ma altrettanto gravi come il silenzio, lo stupore, l’immobilità psicologica, la paura che paralizza. In certi contesti la persona non può opporre resistenza fisica o non ha gli strumenti per dire “no”. Il consenso esplicito protegge chi subisce questi abusi.
• Per cambiare la responsabilità: non è la vittima che deve provare di aver detto “no”, è chi intraprende l’atto che deve essere certo che ci sia un “sì” libero, chiaro, informato.
• Per prevenire molte forme di violenza sessuale non riconosciute: quelle che avvengono tra persone che si conoscono, all’interno di coppie o relazioni, in ambiti dove la coercizione non è palese, quelle in cui “il partner ha detto che bastava non dire niente”, quelle in cui l’abuso è meno visibile ma dolorosissimo.
• Per dare un segnale culturale: la normativa produce cultura. Quando il “solo sì è sì” è norma di legge, cambia il modo in cui la società pensa al desiderio, al rispetto, all’intimità. Aiuta a smantellare stereotipi: che se non hai urlato non è reato, che se eri ubriaco non conta, che se eri in coppia non è stupro.
• Per migliorare l’accesso alla giustizia: si riducono i requisiti che rendono quasi impossibile denunciare; molti processi falliscono perché la legge non riconosce come reato atti che non coinvolgono violenza ma ne violano la libertà personale.
Insomma, "solo sì significa sì" non è una forzatura ideologica ma un adeguamento necessario di fronte ai fatti. La legge deve proteggere la realtà delle persone, non ignorare ciò che succede perché non rientra nella definizione legale tradizionale. Sosteniamo questa proposta di legge!
In molti Paesi europei questa norma è già realtà, non un’ipotesi astratta. Tra i Paesi che riconoscono legalmente che “sesso senza consenso è stupro” ci sono Belgio, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito.  Anche la Norvegia ha recentemente rafforzato la legge per esplicitare che serve consenso, non basta l’assenza di violenza fisica o minaccia. 
Introdurre il consenso esplicito è necessario perché:
• Per definizione: la legge basata solo su violenza, minaccia o costrizione non tiene conto di situazioni più sottili ma altrettanto gravi come il silenzio, lo stupore, l’immobilità psicologica, la paura che paralizza. In certi contesti la persona non può opporre resistenza fisica o non ha gli strumenti per dire “no”. Il consenso esplicito protegge chi subisce questi abusi.
• Per cambiare la responsabilità: non è la vittima che deve provare di aver detto “no”, è chi intraprende l’atto che deve essere certo che ci sia un “sì” libero, chiaro, informato.
• Per prevenire molte forme di violenza sessuale non riconosciute: quelle che avvengono tra persone che si conoscono, all’interno di coppie o relazioni, in ambiti dove la coercizione non è palese, quelle in cui “il partner ha detto che bastava non dire niente”, quelle in cui l’abuso è meno visibile ma dolorosissimo.
• Per dare un segnale culturale: la normativa produce cultura. Quando il “solo sì è sì” è norma di legge, cambia il modo in cui la società pensa al desiderio, al rispetto, all’intimità. Aiuta a smantellare stereotipi: che se non hai urlato non è reato, che se eri ubriaco non conta, che se eri in coppia non è stupro.
• Per migliorare l’accesso alla giustizia: si riducono i requisiti che rendono quasi impossibile denunciare; molti processi falliscono perché la legge non riconosce come reato atti che non coinvolgono violenza ma ne violano la libertà personale.
Insomma, "solo sì significa sì" non è una forzatura ideologica ma un adeguamento necessario di fronte ai fatti. La legge deve proteggere la realtà delle persone, non ignorare ciò che succede perché non rientra nella definizione legale tradizionale. Sosteniamo questa proposta di legge!